Scoprendo un dolce triestino: la putizza
Molto conosciuta ed apprezzata nel capoluogo giuliano, la putizza viene preparata anche nella vicina Slovenia.
Vincenzo Ugliano 31/05/2019 0
A Trieste la conoscono tutti e noi di Scoutmenu consigliamo di assaggiarla e gustarla perché ne vale davvero la pena.
La parola putizza deriva da potica che si pronuncia "potiza", il termine è da ricondurre al verbo sloveno "poviti" che in italiano vuol dire avvolgere.
Si presenta infatti sotto forma di dolce arrotolato con un ripieno consistente di frutta secca, fondamentale è la lunga lievitazione che porterà poi a tre impasti nella fase di preparazione.
Gli ingredienti che vengono utilizzati sono farina, uova, zucchero, miele, olio, lievito e latte. Dopo la preparazione del lievito si procede con l'impasto di metà dose degli ingredienti per poi impastare nuovamente con l'aggiunta di tutti i quantitativi previsti. Il sapore dell'impasto è molto simile a quello della pinza, altro dolce diffuso nel Friuli-Venezia Giulia ed in Veneto.
Il ripieno di frutta secca che farcisce la sfoglia è costituito da nocciole tostate, pinoli, uva passa, mandorle, marmellata di albicocche e rum. Può essere ulteriormente insaporita con l'aggiunta di altri aromi ed infine si cuoce nel forno.
Come altre pietanze di cui vi abbiamo parlato negli articoli precedenti, anche la putizza è riconosciuta come PAT (prodotto agroalimentare tradizionale) dall'anno 2016.
Negli ultimi anni anche la Slovenia rivendica questa pietanza: si punta infatti a renderla SGT (specialità tradizionale garantita) all'interno dell'Unione Europea.
Non resta altro da fare che provarla lasciandosi trasportare da un mix di sapori unico ed irresistibile.
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Ersilia Cacace 28/08/2020
Torta fredda Kinder Pinguì
Noi di Scoutmenu adoriamo girare non solo per locali e provare piatti golosi, ma andiamo anche alla ricerca di ricette interessanti da proporvi qui sul nostro blog!
Visto che il caldo non ci dà ancora tregua, ne approfittiamo per proporvi una delle torte fredde più cliccate del web negli ultimi mesi: la torta fredda Kinder Pinguì.
Di elementare esecuzione, questa torta si ispira alla famosa merendina che da oltre 20 anni la fa da padrona nel banco frigo dei supermercati, deliziando sia grandi che piccini.
Abbiamo provveduto a “sacrificarci” in prima persona e testare la ricetta prima di proporla a voi lettori, e ci sentiamo vivamente di consigliarvela: non resterete delusi!
Abbiamo trovato questa ricetta (inclusa la foto di copertina) sulla pagina Instagram @jasna1069, che vi invitiamo a visitare per altre bellissime dolci ricette.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, passiamo subito al sodo!
INGREDIENTI per una teglia 20x20
PER LA BASE
- 200 g di biscotti secchi al cacao
- 80 g di burro
PER LA CREMA
- 500 ml di panna da montare
- 250 g di mascarpone
- 4 cucchiai di crema al cioccolato bianco (oppure sciogliere 100 g di cioccolato bianco a bagnomaria, lasciar raffreddare e mescolare con il mascarpone)
- 4 fogli di gelatina (colla di pesce)
PER LA GLASSA
- 200 g di cioccolato fondente/al latte (da sciogliere a bagnomaria)
TORTA FREDDA KINDER PINGUI’: PROCEDIMENTO
Tritare i biscotti, unire il burro sciolto e mescolare con un mixer. Creare una base che farà da fondo per la torta.
Mescolare la panna montata fino ad ottenere un composto denso, unire il mascarpone e infine 4 cucchiai di cioccolato bianco oppure se far sciogliere il cioccolato bianco, raffreddatelo, amalgamarlo con il mascarpone (mescolando brevemente) e amalgamare infine con la panna montata.
Rivestire la base di biscotto (per la quale bisogna utilizzare metà del composto) con metà della crema, la glassa al cioccolato ricopre la crema
Lasciar indurire la glassa per qualche minuto in frigorifero, quindi spalmare l'altra metà della crema con sopra la glassa. Coprire con un altro strato di biscotto.
Versare altra crema e altra glassa di cioccolato sul biscotto.
Leggi anche a ricetta della torta fredda allo yogurt per una merenda sempre fresca e gustosa!
Per altri piatti e curiosità culinarie visita il nostro BLOG!
Ersilia Cacace 13/01/2021
Dorayaki con Nutella: la ricetta
Dorayaki con nutella: una ricetta giapponese che incontra la più famosa e golosa crema italiana alle nocciole!
Ma cosa sono i dorayaki? Simili a dei pancakes, i dorayaki sono stati resi famosi negli anni '80 dal famoso cartone animato giapponese Doraemon, in cui il protagonista, per l'appunto il grosso azzurro gattone, ne andava praticamente ghiotto. Questa specie di frittelline, nella ricetta originale, vengono farcite con una crema dolce a base di fagioli.
Oggi vi proponiamo la stessa ricetta sostituendo però la crema di fagioli con quella alla Nutella, ma è possibile utilizzare anche una marmellata o una confettura, secondo il vostro gusto e preferenza! Passiamo subito alla ricetta:
INGREDIENTI
- 2 uova
- 140g di farina
- 60g di zucchero
- 80ml di acqua
- 1 cucchiaio di miele
- 1 cucchiaio di bicarbonato
- 1 bustina di vanillina
- 1 barattolo di Nutella
DORAYAKI CON NUTELLA: PROCEDIMENTO
Prendiamo un frullatore e versiamo l'acqua, il bicarbonato, lo zucchero, il miele, le uova e la vanillina: frulliamo il composto per circa 20 secondi, poi aggiungiamo la farina (con un setaccino) e frullare per altri 10 secondi.
Prendiamo una padella antiaderente a fondo totalmente piano, aggiungiamo un filo d'olio di semi di girasole e cominciamo a cuocere i nostri dorayaki: una volta che si sarà riscaldata, aggiungiamo due cucchiai del nostro composto, e cuociamo a fuoco basso. Quando compariranno le prime bollicine, capovolgiamo il nostro dorayaki per completare la cottura sull'altro lato.
Procediamo così con tutti i dorayaki, e a cottura ultimata siamo pronti per spalmare su ogni superficie uno strato di Nutella, per poi unire ogni dorayaki con un suo compagno, a mo' di panino!
Potete servirli in un vassoio ancora tiepidi e con una spolverata di zucchero a velo.
Se siete in cerca di altre gustose ricette, cliccate sul nostro BLOG!
(Photo credit: Maria Della Vedova @inventaricette)
Ersilia Cacace 18/03/2020
Zeppole di San Giuseppe: la ricetta
Questa settimana ricorre la festa del papà, che come tutti sappiamo coincide con il giorno di San Giuseppe, il 19 Marzo. Quest'anno alcune delle ricorrenze del nostro calendario verranno forzatamente trascorse in casa, ma si sa, noi italiani sappiamo sempre come aggirare l'ostacolo o, per meglio dire, trarre delle nuove opportunità anche dai momenti di vita più difficili. Quindi, il nostro suggerimento con questo articolo è quello di prepararci da soli le famigerate zeppole di San Giuseppe! Il procedimento è un po' lungo ma di tempo ne abbiamo, no?
Passo subito ad elencarvi dosi, ingredienti e modalità di preparazione. Buon divertimento!
INGREDIENTI x6 zeppole
- 3 uova medie
- 50 gr di burro
- 150 gr di farina 00
- 1 tuorlo
- 250 ml di acqua
- sale fino q.b.
PER LA CREMA
- 2 tuorli
- 1/2 baccello di vaniglia
- 200 ml di latte intero
- 20 gr di amido di mais (maizena)
- 70 gr di zucchero
- panna fresca liquida 50 ml
PER FRIGGERE E GUARNIRE
- un barattolo di amarene sciroppate Fabbri
- una confezione di zucchero a velo
- olio di semi di arachide
PROCEDIMENTO
Iniziamo preparando la crema pasticcera per farcire le zeppole, così che si raffreddi. Occorrerà scaldare il latte e la panna (o solo latte) in un pentolino assieme alla bacca di vaniglia e ai semini che avremo estratto (se preferite possiamo anche ricorrere a una fiala aromatizzata). Quando sarà arrivato a bollore, spegniamo e teniamo da parte in caldo. In una ciotolina sbattiamo i tuorli e versiamo lo zucchero semolato, poi uniamo l'amido di mais e mescoliamo bene il tutto.
Togliamo il baccello di vaniglia, versiamo un po' di latte nella ciotolina con le uova, zucchero e amido in modo da stemperare il composto (mescoliamo prima di unire il tutto nel pentolino con il latte).
Accendiamo il fuoco basso e mescoliamo continuamente con una frusta, fino a quando la crema non si sarà addensata (circa 10 minuti). Una volta pronta, riponiamo la crema in una ciotolina bassa e coprire con pellicola trasparente a contatto. Lasciamo raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigo. Una volta raffreddata, possiamo trasferirla in una sac-à-poche usa e getta con bocchetta a stella.
Passiamo alla pasta choux: versiamo l'acqua in un tegame capiente, aggiungiamo il burro a pezzetti e un pizzico di sale. Accendiamo il fuoco medio e mescoliamo con un cucchiaio di legno per sciogliere il burro. Quando il liquido inizierà a bollire, versiamo la dose di farina in una volta sola continuando a mescolare. Il composto dovrà staccarsi dalle pareti del tegame. A quel punto spegniamo il fuoco e versiamo il composto in una ciotola. A parte, sbattiamo insieme le 3 uova intere con il tuorlo. Versiamo il composto di uova nella ciotola con l'impasto poco alla volta, mescolando sempre con un cucchiaio di legno. Il composto alla fine risulterà piuttosto fluido e cremoso.Versiamo il composto in una sac-à-poche con una bocchetta a stella di 12 mm.
In un tegame capiente scaldiamo l'olio di semi di arachide; mentre l'olio si scalda posizioniamo sul piano di lavoro un foglio di carta forno in cui creare ben distanziate tra loro le zeppole. Con la sac-à-poche disegniamo un cerchio di impasto a doppio giro, un cerchio sopra l'altro. La ciambellina che andrete a creare dovrà essere di circa 6-7 cm di diametro. Poi ritagliamo dei quadrati di carta forno attorno alle zeppole, in modo da prenderle più facilmente e tuffarle nell'olio giunto a temperatura: una o massimo 2 zeppole alla volta con la parte della carta forno rivolta verso l'alto. Vedrete che dopo pochi istanti la carta forno si sfilerà molto facilmente; lasciamo friggere alcuni minuti la zeppola senza capovolgerla in modo che mantenga bene la forma cuocendo. Poi rigiriamo le zeppole, facendole cuocere anche dall'altro lato. Basteranno 5-6 minuti in tutto. Una volta pronte e ben dorate, scoliamo con una schiumarola. Adagiamole su un vassoio foderato con carta assorbente in modo che rilascino l'olio in eccesso. Proseguiamo allo stesso modo per le altre.
Quando tutte le zeppole saranno pronte, spolverizziamo le zeppole con lo zucchero a velo, poi aggiungiamo un ciuffo di crema pasticcera al di sopra, adagiamo le amarene e spolverizziamo ancora a piacere con zucchero a velo.
Le vostre zeppole di San Giuseppe fritte sono pronte per essere gustate!
Photo credit: @sistersgonnabake on Instagram