Come riscaldare la pizza a casa: tre consigli da non perdere - Scoutmenu

Come riscaldare la pizza a casa: tre consigli da non perdere

Come riscaldare la pizza a casa: ecco tre consigli fondamentali che cambieranno il vostro modo di consumare la pizza a domicilio!

Ersilia Cacace 01/03/2021 0

Come riscaldare la pizza a casa: un vero e proprio dramma dell’ultimo anno, soprattutto causa Covid e ripetute di “apri-chiudi” delle pizzerie per mano dello stato.

Soprattutto al sud, dove vige un vero e proprio culto per la pizza del sabato sera (ma non solo), il problema del pizza-delivery che spesso comporta l’arrivo di una pizza tiepida o fredda è diventato un vero è proprio problema. Al punto da scoraggiare molti dall’ordinare pizza a domicilio, preferendo altre due opzioni: o prepararla da sé a casa, o non ordinarla proprio.

Ma perché rinunciare alla pizza quando ci si può fare furbi?

Ci sono diversi accorgimenti che vi possono permettere di goderne anche tra le confortevoli mura domestiche, senza rimpiangere poi così tanto la pizza mangiata al tavolo (che senza dubbio resta di gran lungo più goduriosa, e non tanto per il calore quanto per la tenuta dell’impasto e del topping).

 

COME RISCALDARE LA PIZZA A CASA? Ecco tre consigli fondamentali che cambieranno il vostro modo di consumare la pizza a domicilio!

 

 

 

1)    Farsi trovare col forno già acceso: ebbene si, basta davvero una piccola attenzione. Se si sa che il rider arriverà alle 21, basta accendere il forno a circa 200° almeno 15/20 minuti prima della consegna, e riporre direttamente le pizze coi cartoni (se si tratta di cartoni di origine 100% vegetale e quindi non inquinanti). Se la vostra pizza è arrivata un po’ più umida e volete asciugarla, basterà riporla in una teglia o direttamente sulla griglia del forno, in modo tale da darle una perfetta asciugatura anche sul fondo.

 

2)    Farsi consegnare i topping salati a parte: se avete mai provato a riscaldare la pizza a casa, avrete notato che topping come il prosciutto crudo tendono logicamente a cuocere e a diventare davvero immangiabile, sia per il sale eccessivo sia per la pessima tenuta in post cottura. Già diverse pizzerie si sono attrezzate in questo senso, fornendo in un contenitore a parte i condimenti salati da aggiungere solo dopo aver rigenerato la pizza a casa propria, in modo tale da non andare ad intaccare la resa finale. Facile no? Se la vostra pizzeria di fiducia ancora non ha pensato a questo stratagemma, non esitate a farne richiesta o a suggerire questa accortenza!

 

3)    Amante della pizza croccante? Riscaldala in padella: se preferisci una pizza dalla base croccante, che sia la classica napoletana o la focaccia, puoi utilizzare la padella per riscaldarla! Andrà bene anche una semplice piastra. Basterà riporre la fetta o il trancio sulla padella leggermente preriscaldata e coprire qualche minuto con un coperchio. La pizza si manterrà morbida ma si formerà un fondo leggermente croccante, molto godibile al morso!

 

 

Mai più senza pizza, mi raccomando! Non mi resta che augurarvi buon appetito!

Se ti va invece di farla a casa, leggi alcune delle ricette presenti sul nostro BLOG!

 

Ersilia Cacace

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Ersilia Cacace 03/09/2020

Senza glutine: cosa significa essere celiaco

La maggior parte di noi è abituata a mangiare normalmente tutto ciò che più gli piace, dai dolci ai cibi salati, spesso e volentieri senza avere nemmeno chiara coscienza di ciò che si sta andando a consumare. Parallelamente, in una dimensione per noi praticamente sconosciuta, c’è chi deve premurarsi di leggere con attenzione etichette e sincerarsi col personale di turno in un locale affinché non si ingeriscano cibi contaminati dal glutine.

Esatto, perché essere celiaco non vuol dire semplicemente astenersi da cibi gluten free, ma prevede tutta una serie di accorgimenti fondamentali per la tutela della propria salute; accorgimenti che purtroppo molte attività ristorative possono prendere sotto gamba a danni del cliente intollerante, pur di coltivare i propri guadagni con poca spesa e massima resa.

 

 

MA COS'E' LA CELIACHIA?

 

Proviamo a spiegarvela facendo riferimento al sito dell’Associazione Italiana Celiachia, nata nel 1979 su iniziativa di alcuni genitori di bambini celiaci in un’epoca in cui la celiachia era poco conosciuta e considerata una malattia pediatrica. Ciò avveniva in un panorama di assenza totale di tutele e di assistenza nell’affrontare una malattia di cui si conosceva ancora pochissimo. 

“La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. La Celiachia è caratterizzata da un quadro clinico variabilissimo, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. A differenza delle allergie al grano, la Celiachia e la Dermatite Erpetiforme non sono indotte dal contatto epidermico con il glutine, ma esclusivamente dalla sua ingestione. La Celiachia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche, come il linfoma intestinale. La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso la ricerca sierologica di auto-anticorpi specifici e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine. La dieta senza glutine è l’unica terapia disponibile per celiachia, va eseguita con rigore per tutta la vita”.

 

 

QUALI SONO I SINTOMI DELLA CELIACHIA?

 

Continuando la lettura sul sito dell'AIC, leggiamo quanto segue:

"La celiachia può arrivare a qualsiasi età. Nelle forme più tardive (dopo i 3 anni del bambino) la sintomatologia gastroenterica va sfumando e in genere prevalgono altri sintomi, quali il deficit dell'accrescimento staturale e/o ponderale, ritardo dello sviluppo puberale, dolori addominali ricorrenti e anemia sideropenica (da carenza di ferro) che non risponde alla somministrazione del ferro per via orale.

Le manifestazioni cliniche nell’adulto sono varie: alcuni soggetti presentano un quadro classico di malassorbimento, ovvero l’insufficiente assorbimento di nutrienti, con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple. Altri riferiscono uno o più sintomi cronici spesso estranei all’apparato digerente. Sono disturbi comuni crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici.

Molto frequente è l’anemia da carenza di ferro.

Esistono anche persone che non presentano alcun sintomo evidente o nelle quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico. Altri vengono diagnosticati perché parenti di primo grado di una persona già affetta da celiachia.

Non raramente alla celiachia sono associate malattie quali diabete, artrite reumatoide, epatite cronica attiva, alterazioni della tiroide e dermatite erpetiforme".

 

Ma come bisogna comportarsi quando capita l’occasione di mangiare fuori casa?

 

 

Anche in questo caso, il sito dell’AIC cerca di essere quanto più pronto a rispondere alle esigenze di tutti coloro che sono intolleranti al glutine, promuovendo il programma “Alimentazione fuori casa” che prevede alcune regole per il ristoratore così come per il cliente celiaco: l’uno deve rendere manifesta l’adesione a tale programma, l’altro deve sempre e comunque palesare la sua intolleranza o ancor meglio prenotare prima di recarsi al locale.

 

 

COSA FARE QUANDO SI PRENOTA AL RISTORANTE E IN PIZZERIA

 

Spesso e volentieri le persone intolleranti al glutine, per paura di contaminazione dei cibi o comunque per un'ansia generalizzata in merito ai rischi che possono correre mangiando fuori casa, rinunciano al piacere di un pranzo o una cena fuori porta.

Ad oggi però c'è da riconoscere una grande sensibilità in merito a questa fascia di clienti: basti pensare che gran parte delle strutture ricettive, quindi non sono ristoranti e pizzerie, si sono attrezzati in questo senso.

In particolar modo la pizza senza glutine ha davvero rivoluzionato il modo di vivere la food experience per il celiaco: fino a qualche anno fa si era costretti a portare il proprio panetto di pizza da casa e a mangiare un prodotto totalmente diverso da quello dei propri commensali, sia esteticamente che qualitativamente parlando.

Attualmente l'offerta del senza glutine riceve una cura particolare sia per il gusto che per l'aspetto: il cliente non deve sentirsi "diverso" a tavola, ma godersiil momento senza notare alcuna differenza con gli altri commensali. Si parte dai fritti per passare alle pizze e arrivare ai dolci: un'intera linea dedicata al senza glutine, incluso il beverage (la birra gluten free). 

Ricordiamo che è sempre importante prenotare ed avvisare il locale della propria intolleranza, perché per quanto si possa essere organizzati in tal senso è sempre giusto non far trovar ein difficoltà il ristoratore che si impegna in questo servizio.

Anche noi di Scoutmenu abbiamo ovviamente agevolato il sistema di ricerca per gli intolleranti del senza glutine! Basterà appunto inserire nel motore di ricerca di ristoranti e pizzerie l'opzione per il senza glutine e comparirà una lista completa di tutte le attività ristorative che hanno aderito a Scoutmenu che trattano anche cibi senza glutine.

Non vi resta che mettervi cellulare alla mano e scegliere il locale dove trascorrere la vostra serata!

 

 

Ersilia Cacace

 

In foto: pizza #senzaglutine Ristorante Pizzeria "La Contrada di Tony" Pozzuoli (NA)

 

 

 

 

 

 

 

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Ersilia Cacace 19/08/2020

Ananas: proprietà, valori nutrizionali e utilizzi in cucina

L'ananas è il frutto della pianta Ananas comosus appartenente alla famiglia delle Bromeliacee. Gli ananas, tecnicamente, sono delle bacche: dalle foglie è possibile ricavare una fibra utilizzata per produrre corde e tessuti. La tipologia più comune di ananas è la Cayenne, che arriva direttamente dalla Costa d'Avorio (dal frutto grande, da scegliere ben pesante e con le foglie verdi); di altro tipo è invece il piccolo Victoria, perfetto per 2 persone, dal gusto particolarmente pronunciato e vanigliato. La varietà Gold, importata dal Costa Rica, è molto dolce e contiene una quantità di vitamina C superiore a qualsiasi altro tipo di ananas.

 

ANANAS: PROPRIETA' E BENEFICI

Questo gustoso frutto tropicale aiuta l'organismo a sgonfiarsi dai liquidi in eccesso e per questo è efficace contro la cellulite. L’ananas possiede proprietà depurative e disintossicanti che facilitano la digestione, in particolar modo dopo pasti abbondanti e ricchi di proteine: tutto si deve alla bromelina, che permette la scissione delle proteine. Le sue proprietà diuretiche ne fanno un ottimo rimedio utilizzato in medicina e destinato a facilitare il ricambio e a risolvere problemi di ritenzione idrica: esso viene infatti consigliato in caso di cellulite poiché, oltre a svolgere un'efficace azione drenante, aiuta il riassorbimento del gonfiore.

L'ananas, inoltre, contiene principi attivi ad azione fibrinolitica i quali, andando ad agire a livello dei vasi sanguigni, riducono la vasodilatazione e l'eccessiva permeabilità dei capillari, situazioni che possono determinare infiammazioni o dolori localizzati. Altra proprietà meno conosciuta è quella degli estratti ottenuti dalla parte edibile dell’ananas, che hanno effetto stimolante sulle contrazioni uterine e sono in grado, dunque, di indurre la contrazione dell’utero o di determinare una maggiore tonicità dell'utero. Gli uterotonici sono generalmente usati per indurre il travaglio e per ridurre l'emorragia dopo il parto. L’ananas, e in particolare la bromelina in essa contenuta, sembra infine esercitare un’azione protettiva nei confronti del cancro colon-rettale. All'ananas sono attribuite anche proprietà sessuali come cibo afrodisiaco e come frutto in grado di migliorare il sapore dello sperma: non esistono evidenze scientifiche a riguardo.  

 

ANANAS: UTILIZZI IN CUCINA

L'ananas si può utilizzare per insaporire le carni e i prodotti di mare (come il pollo e i gamberetti) in piatti agrodolci. Inoltre è perfetto per preparare dei cocktails come la Piña Colada e si presta, naturalmente, per la preparazione di ogni tipo di dessert: insalate di frutta, torte, gelati, carpacci.

Oggi vi consigliamo un dessert leggero e saporito che si ottiene combinando ananas, cannella e miele.

Prendete un’ananas e tagliate via il ciuffo e l’estremità a esso opposta. Private tutto l’ananas della sua buccia, stando attenti a togliere tutte le componenti scure dalla polpa. Ricavatene 4 fette alte circa 2 cm, adagiatele su una piastra ben calda; rigiratele almeno due volte per parte, lasciandole sul fuoco per almeno 10-12 minuti. Quando si saranno abbrustolite, toglietele dalla piastra e adagiatele su un piatto da portata, mettendo su ognuna di esse un cucchiaino di zucchero di canna, poi uno di miele e infine un leggero velo di cannella. Il vostro piatto è pronto per essere servito!

 

Per altri consigli e ricette, visitate il nostro BLOG!

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