95 articoli dell'autore Ersilia Cacace
Ersilia Cacace 07/10/2020 0
Rustici di pasta sfoglia con i wurstel
I Rustici di pasta sfoglia con wurstel sono degli stuzzichini da antipasto o da aperitivo sempre molto graditi a tutti, facili e veloci, ma che fanno sempre la loro figura. Sempre presenti durante buffet o feste di compleanno, dove vengono spazzolati in men che non si dica, si preparano in un attimo e con solo 2 ingredienti, cioè la pasta sfoglia e i wurstel!
I rustici con wurstel, chiamati anche wurstel in camicia, sono tra i più veloci e golosi rusticini, senz’altro da abbinare ad altri tipi di rustici o appetizer per realizzare un buffet o un aperitivo super goloso. COn un rotolo dovreste ottenerne tra i 20 e i 30 pezzi a seconda della grandezza che vorrete realizzare. Potete dare un tocco di sapore in più aggiungendo anche del formaggio che, durante la cottura, si scioglierà insieme ai wurstel oppure servirli insieme a senape, maionese o altre salsine.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, vi lascio subito la ricetta!
INGREDIENTI
- 1 rotolo di pasta sfoglia
- 2 confezioni di wustel grandi
- 1 uovo
- 2 cucchiai di latte
RUSTICI CON I WURSTEL: PROCEDIMENTO
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Per preparare i rustici con wurstel, estraete la pasta sfoglia una decina di minuti prima della preparazione, così sarà più facile srotolarla; intanto accendete il forno a 190°.
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Prendete la pasta sfoglia e tagliatela in 3 strisce orizzontali, dalla parte più lunga, e poi a metà in senso verticale, ottenendo in questo modo 6 rettangoli. Prendete un wurstel e appoggiatelo sul bordo della pasta sfoglia e arrotolate. Inumidite leggermente con poca acqua la parte finale della sfoglia in modo da fare aderire le due parti quando andrete a premere per unirle.
-
Fate la stessa cosa con gli altri wurstel, in modo tale da ottenere 6 rotolini di pasta sfoglia con wurstel all’interno. Tagliate ogni rotolino in 6 pezzi e appoggiateli man mano su una teglia che avrete precedentemente rivestito di carta da forno. Spennellate i rustici con l’uovo sbattuto con il latte e infornate nel forno statico preriscaldato a 190°C per ca. 25 minuti, fino a doratura.
- Come detto all'inizio, potete aggiungere due fette sottili di formaggio come provola o emmenthal e poi arrotolare la pasta sfoglia con il wurstel. Sulla superficie potete spolverare anche dei semi di sesamo.
PIACIUTA LA RICETTA? Potrete trovarne tante altre visitando la sezione BLOG!
Alla prossima settimana!
Ersilia Cacace 30/09/2020 0
Mozzarella impanata e fritta: la ricetta
L’estate ormai è finita, ma la voglia di aperitivo dura tutto l’anno! Un momento di ritrovo con gli amici, che sia sciolto, non impegnativo, che non occupa un pranzo o una serata ma al tempo stesso permette di fare quattro chiacchiere di fronte ad uno spritz accompagnato da simpatici stuzzichini.
Vi manca anche il tempo di recarvi al bar? Tranquilli, a questo punto ci pensiamo noi a suggerirvi delle dritte per realizzare qualcosa di sfizioso anche a casa, permettendovi di restare tra le mura domestiche ed invitando alcuni amici senza dover per forza mettervi in ghingheri!
L’unico tempo che dovrete dedicare alla preparazione dell’aperitivo è quello riservato agli appetizers, gli stuzzichini tanto agognati prima della cena, che spezzano la fame e per questo ancora più apprezzati!
Ma noi sappiamo che vi piace fare la differenza e non cadere nel banale, per cui questa settimana vi suggeriamo un appetizer di alto livello, sicuramente non dietetico ma di alto effetto: la mozzarella impanata e fritta!
ECCO DI SEGUITO LA RICETTA!
INGREDIENTI per circa 6/8 pezzi
- Mozzarella 400g
- Uova 2
- Pangrattato q.b.
- Sale q.b.
- Olio per friggere
- Pepe q.b.
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MOZZARELLA IMPANATA E FRITTA: PROCEDIMENTO
Tagliate la mozzarella a fette di 1/2 centimetri di spessore. Mettetela in un colino e schiacciate per far uscire il siero in eccesso. Lasciate riposare per un’ora in frigo. Rompete le uova in una ciotola, aggiungete il sale, un pizzico di pepe e sbattetele. Preparate un’altra ciotola con il pangrattato. Immergete una fetta di mozzarella nell’uovo e passatela nel pangrattato. Ripetete il procedimento una seconda volta per realizzare un secondo strato di panatura, premendo bene con le mani per far aderire il tutto. Fatto ciò, friggete la mozzarella fino a doratura. Preparate in un piatto un foglio di carta assorbente, avendo cura intanto di girare le fette di mozzarella un paio di volte affinché la doratura sia omogenea su entrambi i lati.
La vostra mozzarella impanata e fritta è pronta! Se la ricetta vi è piaciuta, lasciateci un commento e visitate il nostro BLOG per altre gustose ricette e curiosità!
Ersilia Cacace 22/09/2020 0
Cotolette di melanzane con speck e provola in soli 4 passaggi
Si sa, la vita di tutti i giorni con le sue continue corse ci mette a dura prova anche in tema food. Infatti diventa sempre più difficile ritagliarsi del tempo da dedicare ad una cucina sana e homemade, ripiegando, ahimè, troppo spesso sul takeaway. Ma non è il caso di abbattersi! Esistono tantissime ricette veloci da realizzare per poter preparare un pranzo o una cena a casa, senza rinunciare al gusto e alla qualità.
Un esempio di secondo veloce e gustoso è proprio quello che vi proponiamo oggi: cotolette di melanzane con speck e provola! Solo tre semplici ingredienti e quattro facili passaggi per realizzarle così come le vedete in foto, ugualmente appetitose e dorate!
Non ci credete? Allacciatevi il grembiule, preparate gli ingredienti sul piano da cucina e mettiamoci al lavoro!
INGREDIENTI per circa 4 cotolette
• Una melanzana Tonda
• 100 gr di speck
• 150 gr di provola
• 2 uova
• pangrattato
• sale fino q.b.
• olio di oliva (o di semi per friggere)
COTOLETTE DI MELANZANE CON SPECK E PROVOLA: PROCEDIMENTO
Lavate la melanzana, spuntatela All’estremità, poi tagliatela a fette sottili di circa mezzo centimetro di spessore. Cercate di ottenere un numero pari di fette così che possiate accoppiarle tutte.
Farcite le melanzane a due a due con una fetta di speck e una di provola. Chiudetele e pressatele con il palmo della mano.
Sbattete le uova con un pizzico di sale, in un piatto capiente. Passate le cotolette prima nell’uovo poi nella panatura facendo in modo che aderisca perfettamente. Poi ancora nell’uovo e nel pangrattato per la doppia panatura.
Fate riscaldare l’olio di semi e procedete alla frittura su ambo i lati. Poggiatele infine, su carta assorbente.
Le vostre cotolette sono pronte!
Se la ricetta vi è piaciuta, potete dare uno sguardo al nostro BLOG per trovarne tante altre!
Photo credit: Macchefood
Ersilia Cacace 16/09/2020 0
Gnocchi con crema di zucchine, gamberetti e pecorino
Amanti degli gnocchi e non, questa settimana vi proponiamo una ricetta da leccarsi i baffi! Non i soliti gnocchi al ragù ma un abbinamento a metà tra mari e monti, vista la presenza di 3 elementi di natura diversa: il gamberetto, la zucchina e il pecorino. Oseremmo quasi dire un piatto mare - terra - monti! Un piatto estremamente smeplice da preparare ma dal piacevole ed importante visivo!
Soprattutto visivo, visto che la foto di questo piatto ci è balzata subito agli occhi scorrendo la gallery Instagram de @ilprofessoredelgusto aka Nicola Ossuto, giovane foodblogger napoletano che riempie la sua bacheca di piatti gustosi, semplici ma al tempo stesso mai banali. Provate questa ricetta e se ne resterete entusiasti vi basterà un clic per accedere al suo sito o al suo profilo Instagram!
INGREDIENTI per 2 persone
-Zucchine 400gr
-Gamberetti 150/200gr
-Basilico q.b.
-Pecorino stagionato 100gr
-Gnocchi 350gr
-Sale q.b.
-Olio q.b.
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GNOCCHI CON CREMA DI ZUCCHINE, GAMBERETTI E PECORINO: PROCEDIMENTO
Tagliate le zucchine a rondelle sottili (circa 2 mm) e friggetele in padella.
Asciugate leggermente le zucchine e frullatele con il basilico, il pecorino e un cucchiaio di olio della frittura e aggiustate di sale se necessario (conservate qualche zucchina intera per guarnire il piatto).
I gamberetti devono essere scottati leggermente in padella con un po’ d’olio e uno spicchio d’aglio.
Aggiungete l’acqua di cottura dei gamberetti alla crema. Cuocete gli gnocchi e scolateli in una padella calda.
Aggiungete la crema e i gamberetti. Aiutatevi con un po’ di acqua di cottura se la crema è troppo densa e amalgamate il tutto.
Il piatto è pronto! Un piccolo trucchetto per esaltare l'aspetto del vostro piatto? Usate un piatto a fondo totalmente bianco o nero, evitando le decorazioni a fantasia: vedrete che spettacolo!
Se l'articolo vi è piaciuto, potete visitare il nostro BLOG per altre gustose ricette e curiosità dal mondo food!
Ersilia Cacace 06/09/2020 0
Girelle alla Nutella
Girelle alla Nutella: un dolce da preparare davvero in pochi minuti e che richiede un breve tempo di cottura. Perché non concedersi qua dolce coccola per consolarci dal rientro dalle vacanze estive?
Qualsiasi dolce può risultare ancora più buono e gustoso se si aggiunge qualche cucchiaio di Nutella, la crema spalmabile alle nocciole più famosa al mondo! Tempo fa vi abbiamo già proposto alcune ricette, come quella delle crepe alla Nutella, e poiché ha riscosso molto successo abbiamo deciso di proporvi altre varianti, in modo tale da stupire sempre i vostri ospiti o la vostra famiglia, sia a colazione che a merenda, o con un goloso fine pasto!
Bando alle ciance, munitevi di carta e penna e segnatevi ingredienti e procedimento!
GIRELLE ALLA NUTELLA: INGREDIENTI (X20 GIRELLE)
550g di farina 00
6g di lievito di birra secco
120g di acqua
120g di latte
50g di burro
1 uovo intero
1 bustina di vanillina
2 cucchiai di zucchero
Nutella
PER LA GLASSA
2 cucchiai di acqua
4 cucchiai di zucchero a velo
GIRELLE ALLA NUTELLA: PROCEDIMENTO
Unite in una ciotola tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito, vanillina e zucchero semolato. In un'altra ciotola versate il latte, l'acqua, l'uovo leggermente sbattuto ed infine il burro fuso raffreddato.
Ora mettete gli ingredienti liquidi in quelli secchi e mescolate il tutto. Impastate con le mani fino a quando l'impasto non diventa liscio e morbido. Mettete ora l'impasto a lievitare in una ciotola imburrata e ricoprite bene con la pellicola: lasciate per circa 30 minuti in un ambiente tiepido (ad esempio nel forno leggermente pre riscaldato).
Dopodichè prendete l'impasto e stendetelo, spalmate sopra la Nutella in quantità abbondanti. Arrotolate cominciando dalla parte lunga e tagliate delle rondelle di circa 2-3 cm di spessore. Mettete di nuovo a lievitare le rondelle distanziate e dopo avergli dato una forma di girella, per circa 1 ora. Siamo pronti per infornare! Inserite la teglia in forno statico a 180° per circa 30-35 minuti. Per la glassa mescolate acqua e zucchero a velo e spennellate sulle girelle ancora calde.
Le nostre girelle sono pronte! Fateci sapere se vi piacciono!
Intanto potete visitare la nostra sezione BLOG per altre gustose ricette!
Foto di @betterfromscratch
Ersilia Cacace 03/09/2020 0
Senza glutine: cosa significa essere celiaco
La maggior parte di noi è abituata a mangiare normalmente tutto ciò che più gli piace, dai dolci ai cibi salati, spesso e volentieri senza avere nemmeno chiara coscienza di ciò che si sta andando a consumare. Parallelamente, in una dimensione per noi praticamente sconosciuta, c’è chi deve premurarsi di leggere con attenzione etichette e sincerarsi col personale di turno in un locale affinché non si ingeriscano cibi contaminati dal glutine.
Esatto, perché essere celiaco non vuol dire semplicemente astenersi da cibi gluten free, ma prevede tutta una serie di accorgimenti fondamentali per la tutela della propria salute; accorgimenti che purtroppo molte attività ristorative possono prendere sotto gamba a danni del cliente intollerante, pur di coltivare i propri guadagni con poca spesa e massima resa.
MA COS'E' LA CELIACHIA?
Proviamo a spiegarvela facendo riferimento al sito dell’Associazione Italiana Celiachia, nata nel 1979 su iniziativa di alcuni genitori di bambini celiaci in un’epoca in cui la celiachia era poco conosciuta e considerata una malattia pediatrica. Ciò avveniva in un panorama di assenza totale di tutele e di assistenza nell’affrontare una malattia di cui si conosceva ancora pochissimo.
“La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. La Celiachia è caratterizzata da un quadro clinico variabilissimo, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. A differenza delle allergie al grano, la Celiachia e la Dermatite Erpetiforme non sono indotte dal contatto epidermico con il glutine, ma esclusivamente dalla sua ingestione. La Celiachia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche, come il linfoma intestinale. La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso la ricerca sierologica di auto-anticorpi specifici e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine. La dieta senza glutine è l’unica terapia disponibile per celiachia, va eseguita con rigore per tutta la vita”.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA CELIACHIA?
Continuando la lettura sul sito dell'AIC, leggiamo quanto segue:
"La celiachia può arrivare a qualsiasi età. Nelle forme più tardive (dopo i 3 anni del bambino) la sintomatologia gastroenterica va sfumando e in genere prevalgono altri sintomi, quali il deficit dell'accrescimento staturale e/o ponderale, ritardo dello sviluppo puberale, dolori addominali ricorrenti e anemia sideropenica (da carenza di ferro) che non risponde alla somministrazione del ferro per via orale.
Le manifestazioni cliniche nell’adulto sono varie: alcuni soggetti presentano un quadro classico di malassorbimento, ovvero l’insufficiente assorbimento di nutrienti, con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple. Altri riferiscono uno o più sintomi cronici spesso estranei all’apparato digerente. Sono disturbi comuni crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici.
Molto frequente è l’anemia da carenza di ferro.
Esistono anche persone che non presentano alcun sintomo evidente o nelle quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico. Altri vengono diagnosticati perché parenti di primo grado di una persona già affetta da celiachia.
Non raramente alla celiachia sono associate malattie quali diabete, artrite reumatoide, epatite cronica attiva, alterazioni della tiroide e dermatite erpetiforme".
Ma come bisogna comportarsi quando capita l’occasione di mangiare fuori casa?
Anche in questo caso, il sito dell’AIC cerca di essere quanto più pronto a rispondere alle esigenze di tutti coloro che sono intolleranti al glutine, promuovendo il programma “Alimentazione fuori casa” che prevede alcune regole per il ristoratore così come per il cliente celiaco: l’uno deve rendere manifesta l’adesione a tale programma, l’altro deve sempre e comunque palesare la sua intolleranza o ancor meglio prenotare prima di recarsi al locale.
COSA FARE QUANDO SI PRENOTA AL RISTORANTE E IN PIZZERIA
Spesso e volentieri le persone intolleranti al glutine, per paura di contaminazione dei cibi o comunque per un'ansia generalizzata in merito ai rischi che possono correre mangiando fuori casa, rinunciano al piacere di un pranzo o una cena fuori porta.
Ad oggi però c'è da riconoscere una grande sensibilità in merito a questa fascia di clienti: basti pensare che gran parte delle strutture ricettive, quindi non sono ristoranti e pizzerie, si sono attrezzati in questo senso.
In particolar modo la pizza senza glutine ha davvero rivoluzionato il modo di vivere la food experience per il celiaco: fino a qualche anno fa si era costretti a portare il proprio panetto di pizza da casa e a mangiare un prodotto totalmente diverso da quello dei propri commensali, sia esteticamente che qualitativamente parlando.
Attualmente l'offerta del senza glutine riceve una cura particolare sia per il gusto che per l'aspetto: il cliente non deve sentirsi "diverso" a tavola, ma godersiil momento senza notare alcuna differenza con gli altri commensali. Si parte dai fritti per passare alle pizze e arrivare ai dolci: un'intera linea dedicata al senza glutine, incluso il beverage (la birra gluten free).
Ricordiamo che è sempre importante prenotare ed avvisare il locale della propria intolleranza, perché per quanto si possa essere organizzati in tal senso è sempre giusto non far trovar ein difficoltà il ristoratore che si impegna in questo servizio.
Anche noi di Scoutmenu abbiamo ovviamente agevolato il sistema di ricerca per gli intolleranti del senza glutine! Basterà appunto inserire nel motore di ricerca di ristoranti e pizzerie l'opzione per il senza glutine e comparirà una lista completa di tutte le attività ristorative che hanno aderito a Scoutmenu che trattano anche cibi senza glutine.
Non vi resta che mettervi cellulare alla mano e scegliere il locale dove trascorrere la vostra serata!
In foto: pizza #senzaglutine Ristorante Pizzeria "La Contrada di Tony" Pozzuoli (NA)
Ersilia Cacace 28/08/2020 0
Torta fredda Kinder Pinguì
Noi di Scoutmenu adoriamo girare non solo per locali e provare piatti golosi, ma andiamo anche alla ricerca di ricette interessanti da proporvi qui sul nostro blog!
Visto che il caldo non ci dà ancora tregua, ne approfittiamo per proporvi una delle torte fredde più cliccate del web negli ultimi mesi: la torta fredda Kinder Pinguì.
Di elementare esecuzione, questa torta si ispira alla famosa merendina che da oltre 20 anni la fa da padrona nel banco frigo dei supermercati, deliziando sia grandi che piccini.
Abbiamo provveduto a “sacrificarci” in prima persona e testare la ricetta prima di proporla a voi lettori, e ci sentiamo vivamente di consigliarvela: non resterete delusi!
Abbiamo trovato questa ricetta (inclusa la foto di copertina) sulla pagina Instagram @jasna1069, che vi invitiamo a visitare per altre bellissime dolci ricette.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, passiamo subito al sodo!
INGREDIENTI per una teglia 20x20
PER LA BASE
- 200 g di biscotti secchi al cacao
- 80 g di burro
PER LA CREMA
- 500 ml di panna da montare
- 250 g di mascarpone
- 4 cucchiai di crema al cioccolato bianco (oppure sciogliere 100 g di cioccolato bianco a bagnomaria, lasciar raffreddare e mescolare con il mascarpone)
- 4 fogli di gelatina (colla di pesce)
PER LA GLASSA
- 200 g di cioccolato fondente/al latte (da sciogliere a bagnomaria)
TORTA FREDDA KINDER PINGUI’: PROCEDIMENTO
Tritare i biscotti, unire il burro sciolto e mescolare con un mixer. Creare una base che farà da fondo per la torta.
Mescolare la panna montata fino ad ottenere un composto denso, unire il mascarpone e infine 4 cucchiai di cioccolato bianco oppure se far sciogliere il cioccolato bianco, raffreddatelo, amalgamarlo con il mascarpone (mescolando brevemente) e amalgamare infine con la panna montata.
Rivestire la base di biscotto (per la quale bisogna utilizzare metà del composto) con metà della crema, la glassa al cioccolato ricopre la crema
Lasciar indurire la glassa per qualche minuto in frigorifero, quindi spalmare l'altra metà della crema con sopra la glassa. Coprire con un altro strato di biscotto.
Versare altra crema e altra glassa di cioccolato sul biscotto.
Leggi anche a ricetta della torta fredda allo yogurt per una merenda sempre fresca e gustosa!
Per altri piatti e curiosità culinarie visita il nostro BLOG!
Ersilia Cacace 19/08/2020 0
Ananas: proprietà, valori nutrizionali e utilizzi in cucina
L'ananas è il frutto della pianta Ananas comosus appartenente alla famiglia delle Bromeliacee. Gli ananas, tecnicamente, sono delle bacche: dalle foglie è possibile ricavare una fibra utilizzata per produrre corde e tessuti. La tipologia più comune di ananas è la Cayenne, che arriva direttamente dalla Costa d'Avorio (dal frutto grande, da scegliere ben pesante e con le foglie verdi); di altro tipo è invece il piccolo Victoria, perfetto per 2 persone, dal gusto particolarmente pronunciato e vanigliato. La varietà Gold, importata dal Costa Rica, è molto dolce e contiene una quantità di vitamina C superiore a qualsiasi altro tipo di ananas.
ANANAS: PROPRIETA' E BENEFICI
Questo gustoso frutto tropicale aiuta l'organismo a sgonfiarsi dai liquidi in eccesso e per questo è efficace contro la cellulite. L’ananas possiede proprietà depurative e disintossicanti che facilitano la digestione, in particolar modo dopo pasti abbondanti e ricchi di proteine: tutto si deve alla bromelina, che permette la scissione delle proteine. Le sue proprietà diuretiche ne fanno un ottimo rimedio utilizzato in medicina e destinato a facilitare il ricambio e a risolvere problemi di ritenzione idrica: esso viene infatti consigliato in caso di cellulite poiché, oltre a svolgere un'efficace azione drenante, aiuta il riassorbimento del gonfiore.
L'ananas, inoltre, contiene principi attivi ad azione fibrinolitica i quali, andando ad agire a livello dei vasi sanguigni, riducono la vasodilatazione e l'eccessiva permeabilità dei capillari, situazioni che possono determinare infiammazioni o dolori localizzati. Altra proprietà meno conosciuta è quella degli estratti ottenuti dalla parte edibile dell’ananas, che hanno effetto stimolante sulle contrazioni uterine e sono in grado, dunque, di indurre la contrazione dell’utero o di determinare una maggiore tonicità dell'utero. Gli uterotonici sono generalmente usati per indurre il travaglio e per ridurre l'emorragia dopo il parto. L’ananas, e in particolare la bromelina in essa contenuta, sembra infine esercitare un’azione protettiva nei confronti del cancro colon-rettale. All'ananas sono attribuite anche proprietà sessuali come cibo afrodisiaco e come frutto in grado di migliorare il sapore dello sperma: non esistono evidenze scientifiche a riguardo.
ANANAS: UTILIZZI IN CUCINA
L'ananas si può utilizzare per insaporire le carni e i prodotti di mare (come il pollo e i gamberetti) in piatti agrodolci. Inoltre è perfetto per preparare dei cocktails come la Piña Colada e si presta, naturalmente, per la preparazione di ogni tipo di dessert: insalate di frutta, torte, gelati, carpacci.
Oggi vi consigliamo un dessert leggero e saporito che si ottiene combinando ananas, cannella e miele.
Prendete un’ananas e tagliate via il ciuffo e l’estremità a esso opposta. Private tutto l’ananas della sua buccia, stando attenti a togliere tutte le componenti scure dalla polpa. Ricavatene 4 fette alte circa 2 cm, adagiatele su una piastra ben calda; rigiratele almeno due volte per parte, lasciandole sul fuoco per almeno 10-12 minuti. Quando si saranno abbrustolite, toglietele dalla piastra e adagiatele su un piatto da portata, mettendo su ognuna di esse un cucchiaino di zucchero di canna, poi uno di miele e infine un leggero velo di cannella. Il vostro piatto è pronto per essere servito!
Per altri consigli e ricette, visitate il nostro BLOG!
Ersilia Cacace 12/08/2020 0
Pizza fritta napoletana: dalle origini ai giorni nostri
La pizza fritta è uno dei cibi "simbolo" della cultura napoletana. Amata in tutte le versioni e in tutte le salse, la pizza fritta viene preparata in qualsiasi occasione dell'anno e gustata in qualsiasi momento della giornata. Se la pizza è il simbolo gastronomico di Napoli riconosciuto in tutto il mondo, la pizza fritta è una specialità partenopea che fa tornare alla mente gli anni difficili del dopoguerra e la creatività del popolo napoletano.
Seppur diffusa anche nel Lazio meridionale e in alcune zone di Puglia e Toscana, l’origine napoletana della pizza fritta non è in discussione. Alla fine della seconda Guerra mondiale la tradizionale pizza rotonda a Napoli era diventata quasi un lusso: mancavano gli ingredienti per condirla e soprattutto i forni a legna, molti dei quali andati distrutti nei combattimenti per liberare la città. Così si pensò di friggere nell’olio bollente l’impasto, che si gonfiava e dava la sensazione di maggiore sazietà. Oggi la pizza fritta si farcisce con salumi, polpette, provola o friarielli, ai tempi ci si metteva dentro tutto quello che si aveva a disposizione, soprattutto ricotta, che arrivava dalle campagne a buon mercato, e i “ciccioli”, pezzi di grasso di maiale scartati dai tagli pregiati.
Scavando negli archivi storici della gastronomia napoletana, si trova già un nobile parente della pizza fritta. Infatti nel Cinquecento il poeta Giovanni Battista del Tufo parlava delle zeppolelle, croccanti delizie di pasta lievitata che uscivano dalla friggitoria cosparse di miele. Il passo alla versione salata fu breve: baccalà, pesce azzurro e alici furono i primi companatici, come riporta il duca Ippolito Cavalcanti nel suo trattato Cucina teorico-pratica del 1837.
In origine veniva anche chiamata “a ogge a otto”, perché veniva spesso comprata a credito e pagata la settimana successiva. Negli anni del dopoguerra, di solito la pizza fritta veniva preparata direttamente in casa dai pizzaioli nel loro giorno di riposo, per arrotondare le entrate. Poteva capitare anche che il pizzaiolo preparasse l’impasto e intanto la moglie lo friggesse, per vendere poi la pizza fritta appena fuori dall’uscio di casa. Le famiglie dei pizzaioli abitavano di solito nei “bassi”, caratteristici monolocali dal soffitto basso e dall’ingresso direttamente sulla strada.
Con il passare del tempo la pizza fritta divenne una creazione tipicamente femminile: erano le donne a curarne tutta la preparazione e a friggerla e venderla fuori dalle case con banchetti e tegami che fanno parte della memoria storica della città di Napoli. La scesa più famosa che ci ha regalato il cinema è quella di una procace Sophia Loren, venditrice di pizza fritta, che nel film L’oro di Napoli, diretto da Vittorio De Sica nel 1954, grida “Mangi oggi e paghi fra otto giorni”. Sullo sfondo, uno spaccato di vita quotidiana, che in certe vie di Napoli si può rivivere: il sapore della pizza fritta, nelle pizzerie specializzate, rimane quello di un tempo.
Dopo questo ripasso su storia e tradizioni, direi di passare subito alla ricetta per poterle preparare a casa!
INGREDIENTI
farina 00 430 g
acqua 260 g
lievito di birra disidratato 7 g
sale 10 g
ricotta di bufala 400 g
mortadella a cubetti 120 g
salamino piccante a cubetti 120 g
basilico 16 foglie
mozzarella fiordilatte 120 g
olio di arachidi 2,5/3 l
PIZZA FRITTA: PROCEDIMENTO
Nella ciotola di una planetaria munita di gancio metti il lievito di birra, aggiungi l’acqua e aziona la macchina, unendo a pioggia metà della farina e il sale. Appena il composto si sarà amalgamato, unisci a pioggia la restante farina e impasta fino a incordare il composto; quando si sarà attorcigliato attorno al gancio e staccato completamente dai lati della ciotola, ribalta l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e lavoralo per un paio di minuti e infine dividilo in 4 pezzetti del peso di circa 175 g l’uno. Dai pezzetti forma 4 palline e sigilla per bene il fondo di ognuna di esse, pizzicando la pasta con le dita; disponile su una placca foderata con carta forno e lasciale lievitare nel forno spento per 2 ore e mezza. Nel frattempo, trita la mozzarella e mettila in un colino per far scolare il siero in eccesso, poi schiaccia la ricotta e ammorbidiscila con 1 o 2 cucchiai di acqua per renderla cremosa.
Quando le palline saranno lievitate, stendile sul piano di lavoro leggermente infarinato con l’aiuto di un matterello fino a formare dei cerchi che abbiano una circonferenza di 30 cm. Disponi al centro dei cerchi di pasta 100 g di ricotta stando lontano dai bordi di almeno 3 cm; aggiungi per ciascuno 60 g di mozzarella e 4 foglie di basilico fresco spezzettato con le mani. In due di essi unisci 60 g di mortadella a cubetti ciascuno e negli altri due 60 g di salamino piccante a cubetti ciascuno. Chiudi le pizze fritte sovrapponendo i lembi della pasta e andando a formare una mezzaluna, sigilla bene i bordi schiacciandoli con i polpastrelli.
Photo credit: Gino Sorbillo - Pizzeria Sorbillo
Ersilia Cacace 05/08/2020 0
Zenzero: proprietà, utilizzi e benefici. Quali le controindicazioni?
Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberaceae. Molto utilizzato in cucina, possiede alcune proprietà antinfiammatorie e digestive che lo rendono utile per stomaco e cuore; è una spezia stimolante e tonica, utile ad esempio per la nausea e la digestione.
Proprietà dello zenzero
Lo zenzero viene usato come antinfiammatorio naturale e digestivo ed è tra i più efficaci medicinali antinausea e antivertigine. Con lo zenzero si possono trattare disturbi come il mal d'auto, il mal di mare e la nausea mattutina. Queste caratteristiche sembrano derivare dal potere di provocare effetti locali sulle pareti dello stomaco e dell'intestino. I principi attivi della pianta si concentrano tutti nella sua radice: sostanze non volatili, come i gingeroli, resine e mucillagini.
Nella medicina tradizionale dell'Estremo Oriente, lo zenzero è impiegato nel trattamento dell'osteoartrite, dell'influenza, come stimolante del cuore, come protettivo della mucosa gastrica. Grazie alle sue proprietà antibiotiche, lo zenzero è un valido alleato di stomaco, intestino, cuore e apparato circolatorio.
Anche l'olio essenziale di zenzero ha diverse proprietà benefiche. Infatti è antinausea, tonificante, antidolorifico, digestivo, antivirale e afrodisiaco.
Lo zenzero è utile anche contro l'alitosi: si consiglia di sorseggiare acqua calda bollita per 10 minuti con zenzero fresco. Un semplice rimedio che favorisce la digestione e contrasta l’accumulo di tossine e la fermentazione batterica.
Utilizzi dello zenzero
Lo zenzero è molto apprezzato in cucina come spezia e dall'industria alimentare come pregiato aromatizzante (con lo zenzero, ad esempio, si produce la famosa bevanda conosciuta come ginger ale), ma come abbiamo visto possiede anche interessanti proprietà medicinali.
In commercio si trova in forma di radice fresca o essiccata, ridotta in polvere o in forma di estratto o come zenzero candito, usando solo lo zucchero naturale della sua radice. La polvere di radice di zenzero essiccata è in genere venduta in compresse di facile assunzione. Non esiste ancora un consenso sul dosaggio, ma la maggior parte dei medici consiglia di assumere da 500 mg a 1000 mg di zenzero al giorno.
Ogni 100g di zenzero contengono circa 80kcal ed i seguenti valori nutrizionali:
Proteine 1,82 g
Carboidrati 17,77 g
Zuccheri 1,7 g
Grassi 0,75 g
Colesterolo 0 mg
Fibra alimentare 2 g
Sodio 13 mg.
Controindicazioni dello zenzero
L'uso dello zenzero dovrebbe essere soggetto a consulto medico nei seguenti casi:
- gravidanza e allattamento
- se si assumono farmaci antinfiammatori
- se si assumono farmaci antiaggreganti e anticoagulanti (come la cardioaspirina) a causa dell'effetto fluidificante dello zenzero.
L'assunzione va completamente evitate in caso di allergia nota verso una o più componenti e le dosi limitate perché un eccesso di zenzero può provocare gastrite e ulcere.
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